L’epochè scettica, o “sospensione del giudizio”, costituisce un rifiuto delle categorie filosofiche, dogmatiche, frutto della stratificazione linguistica realizzata da Platone prima e poi soprattutto da Aristotele. Per questo la scelta compiuta da Pirrone di Elide, considerato il primo filosofo scettico, di non lasciare alcuno scritto assume valore programmatico: non può essere assimilata alle circostanze che spinsero Socrate a non scrivere nulla. Quest’ultimo non disponeva affatto del ricco e sedimentato vocabolario filosofico cui invece Pirrone non poteva che fare riferimento. Avendone tracciato lui stesso la possibilità, seppur a livello embrionale, Socrate non poté beneficiare di tale linguaggio, trovandosi nell’incapacità tecnica di scrivere un testo filosofico organico. Pirrone, invece, rifiuta consapevolmente di utilizzare le categorie razionali tramandate dalla metafisica classica e lo scetticismo assumerà così i connotati di una filosofia “senza parole”. Altro
L’epochè scettica
21 Nov 2013 1 Commento
in Filosofia Tag:Aristotele, Diogene Laerzio, epochè, parole, Pirrone di Elide, Platone, scetticismo, silenzio, Socrate, sospensione del giudizio
“Senza parole” di Shirin Neshat
12 Ott 2013 Lascia un commento
in Arte Tag:arte contemporanea, fotografia, immagine della donna, Iran, senza parole, Shirin Neshat, silenzio
Questa fotografia in bianco e nero, realizzata nel 1996 dall’artista iraniana Shirin Neshat, è significativamente intitolata Senza parole. Essa ritrae per metà il volto di una giovane donna incorniciato nel chador, indumento tradizionale dell’Iran, e ricoperto da versi tratti da componimenti di poetesse persiane tracciati con l’henné, cifra stilistica che spesso caratterizza le opere di questa fotografa e video-maker. Appoggiata sullo zigomo destro, simile all’orecchino di perla della ragazza dipinta da Vermeer, sporge la bocca della canna di un fucile che, puntata contro l’osservatore, rafforza la ferma decisione dello sguardo. I caratteri minuti stampati sulla pelle rappresentano le trame invisibili di un velo culturale che protrae quello di stoffa scura, soffoca le vie respiratorie e ammutolisce le labbra: solo gli occhi restano liberi, testimoni imperterriti della verità. Altro